Salute Pubblica

Oggi se ne parla molto, ma… cos’è esattamente la salute pubblica? Su cosa si basa e chi ne è responsabile nel nostro Paese?

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Cos’è la salute pubblica?

Per chi vive nei Paesi ad alto reddito, specialmente in Europa, diritto alla salute e assistenza sanitaria rappresentano concetti così presenti da apparire quasi scontati. Ma se volessimo pensare al concetto di salute legato alla collettività – e non solo al singolo – quali sarebbero le sfide più importanti da affrontare? Quali gli ambiti di azione? E soprattutto, chi dovrebbe occuparsi di preservare la salute dei cittadini nel suo complesso?

Tutti questi aspetti – insieme a molti altri – sono racchiusi nel concetto di salute pubblica, la disciplina che si occupa di identificare, monitorare e risolvere i problemi di salute della popolazione; alcuni di questi possono riguardare pochi individui, altri una comunità o perfino un’intera nazione.

In sintesi estrema i compiti della salute pubblica consistono in:

  • indagare i rischi e i problemi di salute nella popolazione;
  • sviluppare politiche (e far applicare leggi e regolamenti) che tutelano la salute dei cittadini;
  • garantire la presenza di personale sanitario competente e servizi sanitari a disposizione di tutti;
  • informare, istruire e responsabilizzare i cittadini sui diversi temi legati alla salute.

 
Alcune di queste azioni riguardano la lotta al tabagismo, la prevenzione dell’obesità e delle malattie oncologiche, e naturalmente il controllo delle malattie infettive di varia natura. Tutte queste azioni sono pensare per favorire una vita lunga e di buona qualità attraverso azioni, leggi e scelte informate della società, delle organizzazioni pubbliche e private, delle comunità e degli individui.

La salute pubblica, tuttavia, non riguarda solo la “cura” di disturbi e patologie già presenti, ma è anche profondamente legata al concetto di prevenzione – che può essere definita come l’arte di ridurre il rischio di malattia.

Si tratta di un aspetto centrale nella gestione sanitaria moderna, perché la definizione di “salute” è cambiata nel tempo: se in passato era quasi un sinonimo di “mancanza di malattia”, oggi questo concetto tiene conto del benessere fisico, psicologico e sociale dei cittadini e del singolo individuo.

Per questi motivi, la salute personale e collettiva rappresenta una vera e propria “risorsa” e un bene pubblico, al pari della ricchezza economica di un Paese e del suo grado di istruzione, e merita di essere adeguatamente preservata.

L’importanza della prevenzione

Tra le attività più importanti di salute pubblica c’è il concetto di prevenzione, un’idea che negli ultimi decenni ha assunto un ruolo centrale in medicina e che punta a preservare lo stato di benessere fisico e psichico di ogni individuo.

Numerosi studi hanno dimostrato come le attività di prevenzione e promozione della salute possano ridurre l’incidenza di malattie, la mortalità e le conseguenze a lungo termine delle patologie (disabilità, disturbi cronici, fragilità…). Questo rappresenta sicuramente un vantaggio per il singolo individuo – di certo, a nessuno piace essere ammalato! – ma anche per la collettività e per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), al quale, come bene pubblico, ognuno di noi contribuisce.

La prevenzione prova a intervenire sui cosiddetti determinanti sociali di salute, cioè fattori che influenzano lo stato di salute di un individuo, di una comunità o di una popolazione.

La prevenzione primaria è focalizzata su tutti quegli aspetti e quei comportamenti che possono influenzare la nostra salute, e che potrebbero evitare a monte l’insorgenza di malattie. In particolare, questo tipo di prevenzione promuove l’adozione di stili di vita benefici (come ad esempio un’alimentazione equilibrata e un regolare esercizio fisico) e la rinuncia ad abitudini scorrette (come il fumo e l’assunzione di alcolici). Oltre ad agire sui fattori di rischio comportamentali modificabili, altri interventi possono riguardare aspetti sociali, economici e ambientali. Anche un intervento sanitario come le vaccinazioni, grazie alla capacità di prevenire la malattia e le sue conseguenze gravi, può essere considerato parte della prevenzione primaria.

La prevenzione secondaria mira a diagnosticare precocemente la malattia, così da trattarla nelle fasi iniziali quando può essere gestita meglio e, potenzialmente, riducendo gli effetti negativi del disturbo e della terapia stessa. In questo tipo di prevenzione rientrano ad esempio gli screening, cioè quelle analisi offerte ad ampie fasce di popolazione per la diagnosi precoce di una determinata malattia.

La prevenzione terziaria è attuata per evitare complicanze gravi e recidive di malattia, dopo che questa ha già colpito una volta. Rientrano in questa tipologia di prevenzione le visite di follow-up successive alle terapie.

Chi si occupa di salute pubblica?

In Italia la funzione di tutelare e promuovere la salute pubblica è affidata a due livelli di governo: allo Stato e alle Regioni. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è il sistema complesso di tutte le attività e delle funzioni necessarie a tradurre in realtà l’articolo 32 della Costituzione: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Il Servizio Sanitario Nazionale

Con la sua istituzione (legge 833 del 23/12/1978) vengono organizzati strutture e servizi sanitari in maniera uniforme sul territorio nazionale, ponendo fine al sistema disomogeneo e complicato delle mutue pubbliche e private.

Il sistema si ispira a tre principi fondamentali:

  • universalità: tutti i cittadini hanno uguale diritto di accedere alle prestazioni del SSN;
  • solidarietà: tutti contribuiscono al finanziamento del SSN, in maniera progressiva in base al reddito tramite la tassazione;
  • uniformità: le prestazioni del SSN devono offrire qualità omogenea sul territorio nazionale.

Il modello sanitario italiano assicura cure e assistenza indipendentemente dalla nazionalità, dalla residenza e dal reddito.

Il SSN è composto da:

  • Ministero della Salute: esercita le funzioni che spettano allo Stato in ambiti cruciali come la salute umana, alla sanità veterinaria, alla sicurezza degli alimenti, alla sicurezza sul lavoro e al coordinamento del Servizio Sanitario Nazionale.
  • Enti, istituzioni e agenzie nazionali: Consiglio Superiore di Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Agenzia italiana del farmaco.
  • Enti e servizi regionali e locali: Regioni e Province autonome, Aziende Sanitarie Locali, Aziende ospedaliere.

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